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| Rimase immobile per qualche istante, inebetito, a bocca aperta, mentre Lovino gli urlava addosso tutta la sua frustrazione -nulla di nuovo, in ogni caso. Non fece niente nemmeno quando l'italiano sbuffò e gli voltò le spalle, pietrificato e reso impotente, forse, dal suo sguardo a dir poco furioso e per questo intenso; talmente intenso da tenerlo inchiodato lì. Ma poi si riscosse e lo seguì, prima di tirargli nuovamente la manica per attirare la sua attenzione, costringendolo a voltarsi verso di sè. Aspetta, aspetta, dove hai intenzione di andare? Non sai dove siamo, quindi per una volta fermati e ragiona. E' inutile arrabbiarsi così, non ti aiuterà a ritrovare la strada giusta. Coraggio, calmati. -fece, abbassando man mano la voce fino a ridurla ad un sussurro, poggiando entrambe le mani sulle sue spalle e guardandolo negli occhi.
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